Tariffe dei freelance, come si calcolano, ad ora o a progetto?

Ogni freelance ad inizio attività deve definire un listino per i suoi servizi. Durante il suo percorso, può anche chiedersi se sia corretto quello che sta applicando come tariffa e se non sia il caso di rivedere il principio.

Studiare le tariffe dei freelance competitor è normale e a volte sorgono dei dubbi sulle nostre abitudini.

Come definire le tariffe dei freelance, come ragioniamo sul nostro listino prezzi?

  • In base alla nostra strategia.

Nel comunicare i vantaggi di affidarsi ai nostri servizi, stiamo mettendo in evidenza di più il fattore valore? O il fattore tempo?

Ti chiederai cosa c’entra il listino prezzi con la strategia di comunicazione? 

I due argomenti sono strettamente correlati!

Se nel descrivere un servizio sottolinei il valore aggiunto che il cliente ottiene affidandosi al tuo progetto, la coerenza sta nel finalizzare un prezzo adeguato nel preventivo.

Difficilmente sconterai a prescindere il servizio, otterresti così un effetto discordante tra quello che prometti e la cifra che proponi. Così come non è coerente tariffare a tempo qualcosa che ha un valore superiore al tempo stesso, cioè il guadagno che il tuo cliente ne ricava.

Se invece come in molti casi succede, ad esempio nella professione di assistente virtuale, stai dando più importanza alla flessibilità del tuo servizio, sarà più corretto fare una tariffa a ore.  In questo caso non stai sottovalutando il tuo operato, ma stai dicendo che il tuo lavoro aumenta o diminuisce in modo proporzionale a quello del cliente.

Qual è il vantaggio per lui? Che con questo tipo di tariffa abbatte i costi fissi e ha sempre una fattura adeguata alla sua mole di lavoro.

  • In base al tipo di servizio

Sicuramente alcuni task sono più adeguati alla tariffazione oraria, piuttosto che altri.  I compiti di segreteria da remoto o amministrativi sono un esempio classico. Occuparsi di amministrazione è facilmente fatturabile a tempo e forse è più corretto per il nostro cliente. Perché difficilmente la quantità di lavoro è la stessa tutti i mesi.

Molti imprenditori chiedono comunque una tariffa a progetto su lavori di questo tipo, ma attenzione bene! Lo fanno più per un discorso di semplicità di gestione del nostro costo, che per convenienza. Diciamo che stanno ragionando in termini di budget, ma ciò non vuol dire che sia più conveniente per loro. Importante far capire questo al cliente, sempre.

Come comportarsi se fatturiamo a ore e il cliente ci chiede un forfait?

Certamente andando incontro al cliente accordando un forfait mensile, tutelandoci però da non andare sotto la nostra tariffa oraria! Stiamo attenti quindi che non stiamo lavorando più ore del previsto scendendo sul nostro prezzo.

Proporre una fattura a conguaglio periodica, che sia mensile o annuale è un buon compromesso. In questo modo abbiamo risolto il problema di non sapere quanto costiamo al cliente ogni mese, ma una volta l’anno o ogni sei mesi, andiamo comunque a verificare le ore effettive di lavoro effettuate. Quindi continuiamo ad usare il nostro timer!

Magari proponiamo una dilazione di pagamento soltanto su questa fattura, visto che è “improvvisa” o non messa a budget dal cliente.

Per altri servizi che ruotano intorno al settore web marketing, come realizzare siti web, scrivere articoli di un blog o pubblicare dei post sul social del cliente, è difficile riuscire a fare una tariffa a tempo. Per questo si propongono sempre prezzi a progetto quando si fanno le tariffe dei freelance in questi casi.

Sono questi servizi più di carattere intellettivo o creativo, per cui definire una tariffa oraria sarebbe inopportuno.

Ti faccio però una domanda. Ti è mai capitato di vedere un preventivo per la realizzazione di un sito web, o di gestione di un blog, o di una pagina Facebook?

Chi realizza siti web specifica sempre quante pagine sono comprese in una fascia di prezzo. Così come un copywriter  fa il prezzo in base alla quantità di parole di un articolo per il blog. Chi gestisce una pagina Facebook, quantifica sempre il numero di post che usciranno sulla pagina con un determinato prezzo.

Capisci quindi che nelle tariffe dei freelance, anche con lavori di questo tipo, il fattore tempo è comunque strettamente legato al prezzo! 

Un social media manager non può pubblicare 20 post a settimana allo stesso prezzo di 5! Non tanto per la quantità dei post stessi, quanto per il tempo che occorre a farne uscire 20 piuttosto che 5.

Se mi hai seguito fino a qui con i ragionamenti avrai capito che non esiste una regola per tutti nel fare le tariffe dei freelance.

Esiste però una regola da tenere in considerazione sempre e cioè: se sei un professionista devi darti sempre una tariffa oraria! Così come un medico, o un avvocato, o un altro professionista che attribuisce un valore al suo tempo e al suo know-how.

Ragiona come un medico che fa visite in ambulatorio, quanto dura una visita, quante riesco a farne in un giorno e quanto le devo far pagare considerando che sono un professionista? Quanto voglio essere in linea o meno con le tariffe proposte dai miei competitor, quali sono i motivi per cui farsi visitare da me dovrebbe costare di più?

Che poi tu decida o no di fatturare ad ore, questo è il parametro di base a cui dovrai sempre prestare attenzione. Inoltre in questo modo è più facile gestire il tuo budget! Calcolando quanto tempo hai a disposizione per il tuo lavoro fatturato e moltiplicarlo per la tariffa oraria è un attimo! Mantieni meglio il focus sul tuo fatturato in relazione al tempo che hai a disposizione.

Se riesci a darti il tuo valore orario, hai già capito quanto fatturerai a fine mese. Togli le spese che sostieni e sai che cosa hai fatto? Il tuo primo budget! Come un vero professionista, avrai anche determinato il tuo utile se togli la percentuale di tasse che dovrai versare.

Prima di lasciarti voglio regalarti due consigli su come si fanno le tariffe dei freelance

Il primo. Utilizzare un tool di time tracking anche se fatturi a progetto è una buona abitudine che ti aiuterà a capire se stai ottimizzando tempo e fatturato. Una volta individuata la criticità, potrai indagare su come e dove intervenire per rendere più profittevole questo rapporto.

Il secondo. Prima di proporre un pacchetto di servizi a forfait, magari sul tuo sito, valuta bene che cosa stai includendo nel pacchetto. Pubblicizzare che offri un pacchetto di fatturazione per conto del cliente a 200 euro, senza specificare quante fatture include il pacchetto, non è un ottima strategia. Se io visitassi il tuo sito e fossi un cliente che sta cercando questo servizio, mi chiederei come mai fai lo stesso prezzo a tutti indifferentemente dalla mole di lavoro.

Essere sempre chiari e dettagliati nel definire il prezzo di un pacchetto è un buon modo di muoversi nel mondo tariffe.

Se sei un freelance e hai bisogno su una consulenza mirata su come tariffare un servizio, o su come fare il tuo business plan, non hai che da contattarmi!

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