Ogni imprenditrice digitale all’inizio del percorso ha un dubbio che l’assilla
Aprire subito Partita Iva o lavorare con la ritenuta d’acconto?
Anche se sono imprenditrice digitale da quasi 6 anni, mi ricordo bene di aver avuto anche io questo dubbio e le sensazioni che provavo.
Non mi spaventava la Partita Iva, ma volevo vedere in quanto tempo il mio business sarebbe decollato, anche io guardai alla ritenuta di acconto come a una situazione temporanea, in attesa di definire bene la questione trovare clienti e incassi.
Una delle domande più frequenti mi sento dire dalle aspiranti assistenti virtuali, è se devono per forza fare il passo subito, ad inizio attività.
In realtà ci sono diversi motivi che vincolano questa scelta, ad esempio:
- sei dipendente part-time e per arrotondare fai un secondo lavoro con la ritenuta d’acconto
- hai appena iniziato il tuo percorso e vuoi prenderti un pò di tempo, per vedere come va l’attività
- hai cominciato a metà anno o dopo e il tuo commercialista ti ha consigliato di aprire la partita iva a gennaio, per non perdere un anno di agevolazioni sull’imposta sostitutiva
Qual è l’aspetto più importante che condiziona la scelta della prestazione occasionale?
Una delle condizioni più importanti di questo regime fiscale è la non professionalità del lavoro svolto.
Significa che se svolgi un compito per un cliente in questo regime, questo non è oggetto di impresa o di attività professionale.
Un aspetto non da poco se consideriamo i risvolti che può avere con il possibile cliente.
In realtà non tutti i clienti badano al tipo di documento che rilasci, se ricevuta o fattura e molti non ne conoscono nemmeno le regole e i limiti.
Innanzitutto la ricevuta prestazione occasionale è un tipo di giustificativo che può essere portato in detrazione come qualsiasi altra fattura, l’unico “fastidio”, potrebbe essere che il cliente deve versare la ritenuta d’acconto al posto tuo all’erario, ma niente che sia straordinario rispetto alle tante incombenze contabili di qualsiasi imprenditore o libero professionista.
Dovrà inoltre compilare una dichiarazione annuale sui compensi che ti ha riconosciuto, anche qui niente che qualsiasi commercialista non è abituato a fare.
Il dubbio che attanaglia tutte è se presentarsi con questo regime è squalificante in qualche modo.
Su questo mi sento di rassicurarti, in realtà non tutti i clienti guardano se sei in ritenuta di acconto, altri in misura minore esigono una collaboratrice che rilasci fattura.
Cosa fare se ti chiedono come mai non hai la partita iva?
Semplice, spiegalo in modo veloce e dì la verità, ma passa anche rapidamente a parlare del lavoro richiesto, delle competenze che hai per farlo, se lo hai fatto come dipendente, se lo hai già svolto per altri clienti, se hai frequentato dei corsi per imparare ciò che fai, evidenzia le tue capacità e vedrai che chi ti ascolta sposterà il focus su ciò che è davvero importante, le tue capacità!
Credi davvero che con i giusti argomenti, parlati e scritti nel tuo preventivo, a qualcuno possa interessare la tua posizione fiscale?
Detto tra noi, un cliente che non sa valutare il progetto consegnato, non è l’ideale per un’imprenditrice digitale, né se lavori come prestazione occasionale, né se la tua attività è più strutturata!
Ed è qui che devi concentrarti, non farti prendere dal senso di inferiorità perché sei agli inizi del cammino, segui il mio consiglio, concentrati sul valore che apporti al tuo cliente con il tuo servizio e toccherai con mano che in fondo non è questa la cosa importante.
Ti voglio raccontare di più, conosco personalmente molte imprenditrici affermate oggi che hanno iniziato così!
Io sono una di quelle!
Quanto tempo è durata la mia ritenuta di acconto? 4 mesi, ho aperto Partita Iva con 300 euro di incassi scarsi mensili, mi è bastato il primo cliente continuativo per poter dire che ero pronta, di sicuro ne avrei trovato presto un altro.
Ecco cosa fa davvero la differenza, la motivazione, se sei ferma con pensieri negativi su cosa cambia tra un regime e un altro, vuol dire che stai sprecando energie, tossiche e inutili, dettagli che ti distolgono dal tuo focus principale, trovare clienti!
In conclusione, perché non ti devi preoccupare con la prestazione occasionale?
Tutte abbiamo iniziato dal principio ed ognuna con un approccio diverso, no, non esiste la favola dell’imprenditrice digitale che se fai tutto ciò che ti dicono andrà bene, non è uguale per tutte.
Puoi essere Cenerentola che aspetta il principe cliente, oppure Biancaneve che intanto se la sonnecchia un pò, oppure Mulan che si destreggia con spada sguainata e combatte per il suo business, l’unica cosa che accomuna tutte è che una decisione presa è presa.
Prenditi il tuo tempo, quello che serve a te per pensare bene, una volta decisa qualsiasi strada, non rimuginare, non stare a pensare se hai fatto bene o male, le risposte verranno da sole, correggerai, ricomincerai e ti perfezionerai.
Sarà senz’altro capitato qualcuno che dice no, se hai la Partita Iva ok, se fai prestazione occasionale non se ne parla. Va bene, morto un cliente (ops!) ne arriva un altro!
Ti lascio con qualche approfondimento qui nel mio blog che può esserti utile