Cosa vuol dire davvero essere imprenditrice online?

Siamo tutte imprenditrici online? 

A giudicare da una mia ricerca di # su Instagram e guardando ai profili corrispondenti, pare di sì.

Peccato però, che la parola imprenditrice abbia un significato puro,

chi imprende infatti ha un’azienda propria, grande o piccola che sia, non fa differenza, lei è titolare della propria attività.

6 anni fa quando ho aperto partita iva, usavo anche i titoli come imprenditrice online, imprenditrice digitale, oggi me ne guardo bene dal farlo e sai perché?

Per non finire nel calderone delle persone che si danno un titolo senza sapere di che parlano.

E tra l’altro odio i titoli, sempre odiati.

Veniamo al dunque, cosa fa una vera imprenditrice digitale?

  • L’attività è la sua
  • Vende i propri prodotti o servizi (leggi bene, ho scritto propri)
  • Fissa i suoi obiettivi, sa lei quando dire che è arrivata o se aumentare i suoi guadagni
  • Lei decide quali strategie di marketing sono giuste per il suo business
  • Valuta per conto proprio se la sua offerta è consona, o se è necessario offrire un altro servizio o prodotto
  • Sceglie con chi formarsi
  • Pianifica sconti e promozioni
  • È lei che decide se chiudere l’azienda e vanificare gli sforzi fatti fino a quel momento

Queste sono solo alcune delle grandi differenze tra una donna che imprende e una che lavora per altri,

la prima è responsabile di tutto ciò che ho elencato sopra,

le altre sono donne che lavorano per aziende, a volte grandi organizzazioni, che amano definirsi imprenditrici anche loro.

Queste infatti, al contrario fanno ciò che elenco qui sotto

  • Lavorano per chi ha un’azienda e portano a questa i loro guadagni
  • È l’azienda che decide cosa vendere, quando scontarlo e perché
  • Fissare i loro obiettivi di crescita è compito del marchio
  • Segue le linee guida di qualcun altro su come e dove promuoversi
  • Si adegua ad un catalogo prodotti e servizi che non è il proprio
  • La formazione le viene data dall’azienda stessa
  • Se la struttura chiude, lei è inerme e ciò che ha fatto fino a ieri, è stato uno sforzo inutile

Questo non è essere imprenditrice di se stessa,

questo è lavorare e guadagnare poco per sé e tanto per qualcun altro.

La prima cosa che ho avuta chiara 6 anni fa è che nessuno mi avrebbe detto sempre quali mosse fare, o cosa dire, o come organizzarmi, sapevo che solo io dovevo darmi da fare per capire come costruire il mio business.

Certo avrei potuto studiare, guardarmi intorno, capire come si muovono le colleghe, osservare, formarmi, sapevo comunque che al centro di tutto ciò ci sarei stata io a prendere decisioni, a sbagliare per migliorare, a perfezionarmi, a differenziarmi e fare di una professione poco nota qualcosa di mio, di unico e che performa bene.

Perché ho sentito l’esigenza di scrivere questo articolo?

Perché tante, troppe donne si rivolgono a me con un approccio sbagliato, come se lavorare nel digitale sia un piano B, o un lavoro adatto a chi sta senza far nulla, “tanto non c’è niente da perdere”.

Ecco queste sono le persone che non vanno avanti e che parleranno sempre male delle professioni online, persone che non trasformano un’idea in progetto imprenditoriale.

Quindi se sei arrivata fin qui, hai capito qual è la mia idea a riguardo dell’atteggiamento confuso nei confronti delle opportunità online, alcune specchietto per le allodole e a volte oltraggiose nei confronti di chi davvero ha colto la possibilità di essere professionista nel mondo delle nuove professioni digitali.

Per questo in un momento di transizione e di riflessione, ho deciso che la mia comunicazione deve essere se possibile, ancora più chiara e schietta, anche se voce fuori dal coro, atteggiamento che vuole mettere in guardia chiunque mi legga, dalle proposte poco chiare che si trovano nel web, ad esempio:

  • “sto assumendo” (green economy che non assume proprio nessuno, ma cerca persone che arruolano altre persone, utilizzando la loro comunicazione fuorviante)
  • “offro lavoro in smart working” (vedasi sopra, solo un dipendente può fare smart working e con questi, non sarai mai dipendente)
  • “imprenditrice digitale” (networker)
  • “imprenditrice online” (networker)
  • “cerco collaboratori” (community di imprenditori per scambio di servizi)

Attenzione perché queste organizzazioni e molte altre, utilizzano dei termini per riferirsi ad altre posizioni, gettando fumo negli occhi e vanificando lo sforzo fatto dai veri imprenditori online!

Non cascarci anche tu, o se scegli di farne parte, utilizza termini che raccontano quello che fai davvero.

Nel mio blog troverai tanti articoli che parlano della professione digitale in modo corretto, leggili e se ti va, dammi un feedback scrivendomi, trovi il form contatti qui: scrivimi dal form contatti

Francesca Tifi
Francesca TifiAssistente virtuale
Aiuto le donne a lavorare efficacemente da remoto