Trova il giusto professionista per la tua attività di assistente virtuale
Una delle prime cose di cui dovrai occuparti per diventare assistente virtuale, è trovare un bravo commercialista.
In fase iniziale potresti evitare di aprire partita Iva lavorando con la ritenuta di acconto, con parecchie limitazioni però, per questo te lo sconsiglio vivamente, o comunque lo valuterei per un periodo di tempo molto limitato. Vediamo perché insieme:
- senza partita iva non puoi promuovere la tua attività, per esempio attraverso il sito e i social. Questa è la fase più importante all’inizio dell’attività di AV, quindi rifletti attentamente prima di prendere in considerazione questa eventualità.
- non puoi avere collaborazioni continuative, ma solo occasionali. Per spiegarmi meglio, se trovi un cliente che ti chiede delle lavorazioni mensili e costanti, ripetere la ricevuta tutti i mesi è già una cosa che non puoi fare e ti limita molto.
- superata la soglia dei 5.000 euro l’anno, incorrerai in sanzione e dovrai per forza aprire partita iva
- il presupposto che deve avere il rapporto di collaborazione occasionale è di non professionalità. In questo senso non verrai mai vista come una vera e propria professionista appunto, ma come una persona che svolge questo lavoro in modo sporadico e che non ne fa oggetto di impresa, o attività principale.
Pur essendo un’attività la nostra, facilmente inquadrabile nel regime fiscale agevolato, ci sono alcuni adempimenti che lo stato richiede che sono obbligatori. Ecco perché un commercialista per assistente virtuale si rende necessario.
La prima cosa che dovrai fare con lui, è spiegare che vuoi diventare assistente virtuale e spiegare in cosa consiste questa professione. Un buon modo per allenarti a spiegare agli altri cosa fai! Cosa dire? Ecco una check list per te che ti permette di non dimenticare nulla di importante.
- che tipo di servizi vuoi offrire
- quali sono i tuoi clienti
- quali gli strumenti che utilizzerai per lavorare con loro
- importante specificare che lavori da remoto
- se avrai solo clienti italiani o anche esteri
- quali sono i costi che andrai a sostenere
- se acquisterai servizi e/o merci solo da fornitori italiani o anche esteri
- quale è il fatturato che prevedi di avere e entro quale tempo
- se prevedi di rispettare i servizi offerti nel tempo o potresti cambiarli strada facendo
- se pensi che ti farai aiutare con delle collaborazioni, magari di qualche collega
- in che modo promuoverai la tua attività e dove
- vuoi aprire una nuova partita iva, o ne hai una già aperta che potresti utilizzare
Con questo elenco il tuo consulente avrà le idee chiare e potrà avere una visione di insieme che gli permetterà di capire come inquadrarti fiscalmente e capire quale codice ateco utilizzare.
Avrai capito che per aprire partita iva è importante avere già le idee chiare sul tuo modello di business. Un ottimo modo per presentarti e per avere tu stessa un’idea dello sviluppo della tua attività, è quello di abbozzare un business plan. Se hai bisogno di aiuto in questo, posso aiutarti a definire il tuo piano di azione, visita la mia pagina della formazione
Commercialista per assistente virtuale, come sceglierlo
Ti confesso che all’inizio della mia attività pensavo che non fosse necessario un consulente che fosse “specializzato” nel lavoro digitale. Credevo che bastasse un bravo professionista e che come tale, avrebbe comunque adattato la sua esperienza anche a questo settore.
Non è del tutto sbagliato il mio ragionamento, all’inizio poteva anche andare bene. Poi man mano che il mio business cresceva, ho capito che alcuni aspetti fiscali del lavoro online erano proprio tipici di questo ambiente lavorativo. Alcune scelte che potresti fare nel corso della tua attività, possono aver bisogno di risposte veloci da parte di un consulente, come è accaduto a me.
Un commercialista per assistente virtuale che ha già dei clienti che lavorano nel digitale, è la persona più indicata e può esserti di aiuto in modo più concreto.
Alcuni di loro si presentano come commercialisti “online” loro stessi, nel senso che lavorano da remoto ed hanno clienti in tutta Italia. Tieni presente che con un minimo di organizzazione nell’inoltro da parte tua dei documenti che servono al commercialista, qualsiasi consulente può essere “online”. Ti consiglio quindi di non prendere questa caratteristica come unica valutazione per sceglierlo, o comunque di non avere la convinzione che solo un commercialista online può essere adatto a chi lavora nel web.
Un ultimo consiglio che voglio darti riguarda la tariffa che applicano. Ad oggi un consulente fiscale per la contabilità di un forfettario, può chiedere anche intorno ai 400 Euro + Iva all’anno, esclusi adempimenti che a volte vengono tariffati a parte, oppure eventi e pratiche straordinari che non riguardano la normale tenuta della contabilità.
Purtroppo nello scenario dei commercialisti, non sempre il tariffario è chiaro e dettagliato e spesso non comprende queste specifiche. Può accadere che quando arriva la parcella, troviamo degli addebiti che non erano stati preventivati. Buona norma prima di firmare l’incarico è chiedere se il prezzo è davvero comprensivo di tutto.
Molto importante in fase di scelta, è anche assicurarsi che il commercialista risponda tempestivamente alle tue domande, o chiarisca i tuoi dubbi. In questo senso ti consiglierei di valutare un prezzo un pochino più alto, ma che comprenda un servizio di consulenza efficace.
Se hai letto questo articolo perché stai iniziando il tuo percorso come imprenditrice digitale o freelance, o vuoi diventare assistente virtuale e non sai come muovere i primi passi, contattami per una consulenza. Posso accompagnarti in un percorso che ti aiuti a definire il tuo business plan, ad essere più efficace nella ricerca di clienti e nella definizione del tuo pacchetto servizi. Vai alla pagina contatti
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